Da venerdì 8 marzo a domenica 10 marzo si è tenuta a Milano l’ottava edizione del Book Pride, la fiera dell’editoria indipendente che nasce nel 2015 per iniziativa di ODEI (Osservatorio degli editori indipendenti). Il suo obiettivo è dare voce all’editoria indipendente che rappresenta tra il 30 e il 40 per cento del settore editoriale.
Lo slogan di quest’anno è Cosa vogliamo e questo motto sarà il filo rosso che unirà tutti gli eventi in programma in questi tre giorni.
Il manifesto della fiera è stato pensato e creato dall’illustratrice Sarah Mazzetti insieme ad altri importanti curatori. Manifesto che non è solo da considerare nel suo senso grafico, ma anche come proposito di riflessione sul presente, sul passato e sul futuro: i temi su cui si vuole focalizzare l’attenzione sono il lavoro, le relazioni, il sesso, l’istruzione, il denaro, il rapporto con la famiglia, l’attualità e la cultura.
Anche quest’anno la fiera ha riscosso un ottimo successo con un totale di circa 19200 visitatori in tre giorni e la qualità dei libri che viene proposta è assicurata dal fatto che solo editori non a pagamento possono esporre alla fiera. Sarebbe impensabile passare in rassegna ogni espositore, basti pensare che erano presenti oltre 200 marchi editoriali, ma si può consultare l’elenco completo a questo link – ESPOSITORI BOOK PRIDE 2024.
Tra alcune realtà editoriali presenti si ricorda Accento Edizioni. Si tratta di una casa editrice indipendente nata a Milano nel 2022, fondata da Alessandro Cattelan e diretta da Matteo B. Bianchi che ha come obiettivo principale quello di portare alla luce voci nuove e originali della narrativa, ponendo l’accento su di loro. Inoltre, vogliono riportare in libreria volumi significativi che da tempo sono scomparsi dagli scaffali e cercare testi che raccontino in maniera inedita e sorprendente un’epoca e il nostro reale.
Anche la Atlantide Edizioni si distingue e si caratterizza per la grande qualità letteraria e tipografica dei libri pubblicati. Alla linea iniziale, I libri di Atlantide, caratterizzata da tirature limitate numerate a mano in 999 copie, su carta di pregio e diffusa esclusivamente nelle librerie fiduciarie scelte dall’editore, si affianca nel 2020 la linea Blu Atlantide, dedicata specificatamente alle scritture della contemporaneità.
Un’altra casa editrice su cui vale la pena soffermarsi è TLON, casa editrice nata nel 2016 da un’idea di Andrea Colamedici, Maura Gancitano e Nicola Bonimelli. I libri che propone trattano di Filosofia, Studi di genere, Scienze Sociali, Psicologia, Poesia, Narrativa.
Intendono trasmettere l’urgenza e il piacere di porsi domande; costruire ponti tra le idee e le azioni.
Era presente anche Bookabook, una casa editrice che nasce nel 2014 da un’idea semplice: trasformare il lettore da consumatore a parte attiva della vita del libro. Si basa sul crowdfounding, ossia la raccolta fondi. L’idea della casa editrice è far finanziare i propri libri dal pubblico, attraverso una campagna on-line. La differenza di Bookabook con altre case editrice di questo tipo è che i libri che vengono pubblicati sono di qualità in quanto scelti dalla redazione.
In conclusione, Book Pride è un’ottima opportunità per conoscere tante case editrici indipendenti, quindi non legate ai grandi gruppi e farsi affascinare dai libri proposti anche dalle realtà che già si conoscono; è un’ottima occasione per partecipare agli incontri con gli autori e ai laboratori di approfondimento. Infine, ultimo motivo, ma non per importanza è cedere alla tentazione acquistando libri che andranno ad ampliare le proprie biblioteche.