Qualcosa tra le righe

Durante la lettura di questo romanzo ho provato rabbia, ansia, preoccupazione, tormento ma poi anche curiosità, gioia e felicità. 

Tutte queste emozioni e sensazioni travolgono il lettore e fanno in modo di coinvolgerlo a 360° durante la lettura del primo volume autoconclusivo della serie Swiss Stories di Carmen Weiz dal titolo La ragazza nel bosco.

Si respira un’atmosfera piena di mistero che ci accompagna durante tutta la storia e che si interseca alla passionale attrazione fisica tra i due protagonisti.

Anna è una bellissima ragazza brasiliana che, come molte ragazze appartenenti a famiglie povere, nel suo paese, è costretta a lasciare la sua casa per andare a vivere in una comunità religiosa e alleggerire economicamente i suoi cari.

E’ una ragazza sensibile e altruista che farebbe di tutto per aiutare gli altri tanto che ci rimane molto male quando, nel corso degli anni alcune ragazze che vivono con lei vengono scelte per andare all’estero al fine di aiutare i villaggi poveri e lei deve rimanere a vivere presso la comunità.

La svolta avviene un giorno inaspettato quando viene selezionata per un nuovo progetto e dovrà partire ma si troverà invischiata in una situazione più grande di lei mettendola in pericolo di vita. 

L’agente Thomas Graff è un uomo tutto d’un pezzo, ferito e distrutto interiormente, deluso dall’amore che non vuole coinvolgimenti sentimentali. Incontrerà Anna durante una corsa mattutina quando la vede nelle mani due uomini che palesemente non hanno buone intenzioni. Interverrà per salvarle la vita e, da quel momento, inizieranno a collaborare al fine di risolvere il mistero che circonda la ragazza.

Fin dai primi attimi si scatena tra di loro una forte attrazione difficile da gestire ma imporranno a loro stessi di non lasciarsi andare. 

Riusciranno a mantenere fede alla parola data nonostante ogni sguardo, ogni sfioramento e ogni piccolo gesto li conduca inevitabilmente uno tra le braccia dell’altra?

Piegai la testa da un lato e con un solo occhio lo scorsi a fianco alla porta della camera.
In quell’attimo, il mio sguardo incrociò gli occhi azzurri più belli che avessi mai visto. Era come guardare il cielo all’arrivo di una tempesta; una bellezza dalla quale non riesci a sottrarre lo sguardo.

Mi stavo accorgendo che era troppo facile abituarsi alla sua piacevole presenza. La sua risata spontanea, la facilità con cui rimaneva incantata dalle semplici cose: gli alberi da frutto, l’acqua cristallina del fiume, i piccoli fiori che spuntavano sul prato, tutto era motivo di meraviglia per lei. In quei momenti i suoi occhi risplendevano e, come aveva detto mia madre una sera, era veramente facile innamorarsi di quella ragazza. Per me infinitamente pericoloso.

La penna di Carmen è magnifica nella sua semplicità e scorrevolezza. La narrazione non risulta mai noiosa e non ci sono buchi di trama che lasciano il lettore con tanti punti interrogativi.

A fare da sfondo a questo thriller romance è la Svizzera descritta dettagliatamente tanto da sembrare essere presente insieme ai personaggi. Le descrizioni dell’ambientazione concorrono alla definizione della storia e non sono solo parti descrittive di bellissimi paesaggi ricchi di distese verdi e boschi fitti.

La Svizzera era un paese dove si potevano vedere paesaggi variegati, solo percorrendo pochi chilometri, ma ciò che la rendeva unica era il rispetto verso la natura. Quest’ultima regnava assoluta, in perfetta armonia con le generazioni che si erano succedute nei secoli. Quel rispetto ci veniva insegnato fin da piccoli, trasmesso dai nostri genitori e successivamente mantenuto grazie all’educazione scolastica. Era così che si poteva preservare costantemente l’ecosistema.

I personaggi vengono descritti con precisione assoluta non solo fisicamente ma anche caratterialmente. Si riescono a comprendere le loro essenze grazie alle descrizioni dei loro atteggiamenti e alle loro reazioni che emergono in situazioni ambigue e talvolta stressanti.

Personalmente, ho trovato poca affinità con Anna perché non ho compreso certi atteggiamenti e alcune reazioni.

I personaggi secondari hanno ricoperto un ruolo molto importante per la narrazione ma anche per la crescita dei due protagonisti: si denota chiaramente l’evoluzione sia di Thomas, sia di Anna a livello caratteriale e a livello di rapporti umani.

Inoltre, Carmen ha affrontato tematiche importanti con la delicatezza che le appartiene: il traffico di essere umani, il tradimento, l’amore, la fiducia verso il prossimo, l’importanza della famiglia e l’incapacità di sentirsi mamma.

Ma non solo questo! Questo thriller romance fa passare un messaggio altrettanto importante: non si deve smettere di cedere nell’amore perché può colpire in qualsiasi momento e, se la vita regala una seconda opportunità, si deve cogliere senza dubbi.

Le nostre anime si sono trovate. Rimani con me, sarò per sempre tuo.

Ringrazio Carmen per aver avuto fiducia in me e avermi dato la possibilità di collaborare di nuovo con lei leggendo questo romanzo e partecipando al progetto Restyling. Non perdetevi, quindi, la recensione della nuova stesura del romanzo che pubblicherò a febbraio.

Nel frattempo fatemi sapere se avete letto questo romanzo o se vi ha incuriosito tanto da volerlo recuperare. Aspetto vostri commenti!

A presto Readers! 😘

La Swiss Stories Series è composta da:

• 1. La ragazza nel bosco (Versione originale e Versione Restyle)
• 2. Mistificami
• 3. Audace
• Spin off #1: Il confine dell’amore
• Spin off #2: Il confine del perdono