Titolo: La sovrana lettrice
Autore: Alan Bennett
Serie: —
Volume: —
Categoria: Narrativa straniera
Genere: Romanzo breve
Editore: Adelphi Edizioni
Pubblicazione: ottobre 2007
Pagine: 95
Formato: Copertina flessibile/E-book
ISBN: 9788845926266
Valutazione: 💛💛💛💛/5
A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga.
Buongiorno amici lettori!
Oggi voglio parlarvi di un libro che era nella mia TBR da parecchio tempo ma che ho letto solo di recente perché facendo un giro in biblioteca l’ho trovato disponibile e non potevo non prenderlo in prestito!
Il libro in questione è “La sovrana lettrice” e, secondo me, è il momento giusto per parlarne e rendere omaggio alla Regina Elisabetta II scomparsa giovedì 8 settembre 2022.
La Sovrana Lettrice è un romanzo breve scritto da Alan Bennet nel 2007 e tratta in modo ironico il tema della lettura, è ricco di citazioni che fanno riflettere.
Penso che la lettura ci cambi la vita indipendentemente dal momento in cui fa la sua entrata in scena.
“La letteratura mi appare come un vasto Paese dai confini remoti, verso i quali mi sono diretta ma che non mi sarà mai dato raggiungere. E ho cominciato troppo tardi. Non potrò mai recuperare.”
Questo lo comprende bene la Regina d’Inghilterra che, per un caso fortuito, apprende dell’esistenza della biblioteca mobile che ogni settimana fa tappa in cortile. Non è mai stata una lettrice ma quel giorno decide di prendere un libro in prestito e da quel momento scopre un mondo tutto nuovo e affascinante.
“Non si mette la vita nei libri. La si trova.”
Da quel momento si susseguono libri sempre più particolari e talvolta complicati da comprendere ma che la coinvolgono come nient’altro ha mai fatto.
Tutto ciò desta grande preoccupazione in quanto la sovrana, annoiandosi agli eventi istituzionali, porta in carrozza un libro da leggere e, perdendo sempre più interesse per la banalità degli eventi, diventa una scrupolosa osservatrice di chi la circonda.
Vediamo così la trasformazione della Regina da non-lettrice a lettrice accanita che affronta gioie e frustrazioni.
Come noi lettori, anche lei si trova ad utilizzare carta e penna per appuntarsi qualsiasi riflessione o passaggio interessante che la lettura del momento ha sollecitato ma comprende anche la difficoltà di parlare con qualcuno dei libri che abbiamo amato o che non ci hanno convinto pienamente.
Sembra quasi che l’Inghilterra sia un Paese quasi privo di lettori e in cui avvengono “dispute” tra lettori e non-lettori: i primi considerano la lettura come un passatempo formativo e liberatorio mentre i secondi pensano che la lettura sia un qualcosa che conduce all’isolamento e all’infelicità.
Ho interpretato questo libro come un elogio ai lettori che tramite la lettura diventano più sensibili, comprensivi e riflessivi.
«È vero che all’inizio leggeva con trepidazione e un certo nervosismo. Si perdeva di fronte all’infinita quantità dei libri e non aveva idea di come procedere; leggeva senza metodo, un libro portava a un altro e spesso ne iniziava due o tre contemporaneamente. Gli appunti erano venuti dopo; leggeva sempre con una matita a portata di mano, non per riassumere quello che leggeva ma solo per trascrivere i passaggi che l’avevano colpita. Fu solo dopo un anno di letture e di appunti che Sua Maestà si azzardò ad annotare un pensiero tutto suo.»
Il romanzo è raccontato da un narratore esterno alla vicenda che, con il famoso umorismo inglese, mi ha strappato parecchie risate durante tutto il corso della lettura.
Inoltre, viene enfatizzato il lato umano della Regina d’Inghilterra che solitamente vediamo molto seria.
E’ stata un lettura piacevole e scorrevole che tratta un tema molto caro a noi lettori, lo consiglio vivamente!
“…ma ragguagliare non è leggere. Anzi, è l’esatto contrario. Il ragguaglio è succinto, concreto, pertinente. La lettura è disordinata, dispersiva e sempre invitante. Il ragguaglio esaurisce la questione, la lettura la apre”