Titolo: Circe
Autore: Madeline Miller
Serie: —
Volume: —
Categoria: Narrativa straniera
Genere: Fiction storica
Editore: Marsilio
Pubblicazione: 14 gennaio 2021
Pagine: 416
Formato: Copertina rigida/Copertina flessibile/Ebook
ISBN: 9788829705320
Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull’isola di Eea, non si perde d’animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l’ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l’astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell’Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli Dèi, dov’è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.
Premetto che mi è piaciuto molto, ma ho preferito ‘La canzone di Achille’.
Il libro racconta la storia della maga Circe, una delle figure più affascinanti e complesse della mitologia greca e narrata da Omero come perfida e gelosa e famosa per trasformare gli uomini in maiali.
La Miller invece racconta di una dea non proprio affascinante con una voce sgradevole e con la “colpa” di essere donna, tutte caratteristiche che la rendono un’emarginata nel lussuoso palazzo di suo padre Elios. Quando scopre la sue arti magiche, la situazione precipita e viene esiliata sull’isola Eea in solitudine. E qui incontrerà personaggi insoliti che sapranno apprezzarla così com’è.
Il racconto è narrato in prima persona dando modo al lettore di capire fino in fondo i sentimenti e le emozioni provate dalla protagonista. Inoltre, vediamo come la vita di Circe sia, sotto alcuni aspetti, riconducibile alla vita di molte donne con difficoltà, aspirazioni, incontri sbagliati, e dubbi e vediamo la sua forza nelle scelte che compie per ottenere la vita che desidera.
La lettura risulta scorrevole e coinvolgente come se fosse la storia di una nostra amica che ci accompagna in un modo talvolta complesso ma anche semplice.
Pensavo di emozionarmi come durante la lettura de ‘La canzone di Achille’ ma anche questo libro è stato un meraviglioso viaggio nella mitologia greca. Ne consiglio la lettura a tutti, sia appassionati del tema, sia a chi si approccia per la prima volta alla mitologia.